Il nuovo Organo

UN’AVVENTURA MEMORABILE

Non è semplice raccontare in poche frasi un’’avventura irripetibile che ha inciso emozioni uniche in chi l’’ha vissuta.
Tutto è iniziato quasi per caso quando, all’’ennesimo ‘cedimento’ del nostro vecchio organo elettrico, il parroco Don Felice mi ha chiesto di informarmi per sostituire lo strumento che aveva comunque servito la nostra parrocchia per oltre un trentennio.
Una chiesa come la nostra, così particolare nell’’architettura e così ricca di opere d’’arte, meritava un organo a canne che sfruttasse l’’ottima acustica. E proprio in quest’’ottica ho intrapreso le ricerche, sempre più approfondite, che hanno fatto emergere le problematiche legate alla non facile collocazione di un organo nella nostra chiesa. Inoltre, il costo da sostenere per un organo a canne, per quanto piccolo, era considerevole se non addirittura proibitivo.
Così, pian piano si è andata concretizzando l’’idea di progettare e costruire personalmente l’’organo. È sempre stato il mio sogno nel cassetto; uno di quei sogni irrealizzabili che spesso ci accompagnano per tutta la vita senza potersi mai tramutare in realtà. Ma se per me rappresentava un sogno che si sarebbe potuto presto concretizzare, era una follia a giudizio di alcuni esperti contattati per una consulenza tecnica. Certamente il loro parere mi ha inizialmente demoralizzato ma poi si è risvegliata in me un’’indescrivibile forza d’animo (ed in questo probabilmente c’’è stata la mediazione di qualcuno da “lassù”, qualcuno che ha ancora a cuore la sua comunità e la sua chiesa). Sentivo la necessità di costruire qualcosa di autentico, magari modesto, ma vero e avrei cercato tutte le strade per poter raggiungere questo obiettivo.
La Provvidenza, la fortuna o il caso che dir si voglia, hanno portato sulla mia strada le persone giuste disposte ad aiutarmi, la più importante delle quali si chiama guarda caso, Saverio come il nostro don Beinat, ed è un organaro di professione. Saverio è una persona estremamente disponibile, oltre che preparata, e con i suoi suggerimenti mi ha certamente risparmiato tutti gli errori dovuti all’’inesperienza.
Finalmente nell’’ottobre 2005 è partita la vera avventura. La fase iniziale è consistita nella progettazione prima fonica (la scelta dei registri che compongono l’’organo) e poi ingegneristica dello strumento.
Ho quindi presentato ufficialmente il progetto al consiglio pastorale che, sorpreso della mia imprevedibile quanto inconsueta proposta, ha accettato accordandomi la massima fiducia e libertà.
Per affrontare la fase costruttiva ho coinvolto varie persone, parrocchiani, conoscenti, familiari, colleghi, amici; non è stato difficile ottenere disponibilità e collaborazione. Loro mi hanno aiutato a realizzare ed assemblare le diverse migliaia di pezzi che compongono l’organo. Tutti i particolari, ad esclusione delle canne e di qualche altro componente della consolle, sono stati completamente progettati e costruiti da noi, comprese le elettrovalvole che regolano il flusso d’’aria verso le canne.
Ore, giorni, settimane, mesi di paziente lavoro ad incollare, assemblare minuscoli dispositivi; quanto lavoro prima di poter ascoltare almeno un suono provenire dall’’organo, per avere conferma che tutto stesse procedendo per il verso giusto!
Ad agosto 2006 sono iniziati in chiesa i lavori di costruzione della struttura portante su cui posizionare l’organo.
Per la festa della Madonna della Salute del novembre 2006 erano posizionate tutte le canne di facciata che davano un’’aria maestosa alla chiesa. Poteva sembrare che l’’organo a quel punto fosse terminato ma era ancora molto il lavoro da svolgere: le canne da posizionare, collegare, accordare erano 1185!
A Natale 2006 l’organo ha avuto un primo collaudo funzionale. Mancavano ancora l’’accordatura, l’’intonazione, la consolle e molte altre cose ma … finalmente suonava. L’’emozione nell’’ascoltare i primi suoni è stata commovente, un’’indescrivibile soddisfazione.
Per l’’accordatura delle singole canne si è preferito attendere l’’arrivo della mite primavera. Così nel frattempo anche la consolle è arrivata permettendo l’’accompagnamento della liturgia con il nuovo organo nel giorno di Pasqua 2007. Poi si sono susseguite tutte quelle operazioni di rifinitura e tutta una serie di controlli e verifiche.
Il lavoro non è stato esente da imprevisti, difficoltà talvolta anche notevoli ma il gruppo di lavoro che si è andato consolidando nel tempo è sempre stato affiatato e disponibile, anche quando si trattava di smontare alcune parti per sistemare qualcosa che non funzionava.
Il 29 giugno 2007, festa di S.Pietro, patrono della chiesa, l’’organo ha superato il lusinghiero esame da parte di Padre Ercole, organista in Vaticano durante il papato di tre pontefici.
Ora l’organo è pronto e attende il suo battesimo ufficiale. L’’augurio è che il suo suono possa essere fonte di gioiose emozioni lungo il cammino della nostra comunità.

settembre 2007
Ermanno Taboga